NaTO da considerazioni strettamente legate al nostro territorio, rimanda al traguardo 12.4 DELL’AGENDA ONU 2030 Dove si specifica di ridurre sensibilmente il rilascio in aria e acqua di sostanze chimiche e rifiuti.
A essere in gioco nel nostro immediato futuro non è solamente la quantità delle risorse idriche,
ma la stessa qualità dell’acqua di cui potremo fruire.
ESTratto DA AGENDA ONU 2030
12.4 _ “ENTRO IL 2020, RAGGIUNGERE LA GESTIONE ECO-COMPATIBILE DI SOSTANZE CHIMICHE E DI TUTTI I RIFIUTI DURANTE IL LORO INTERO CICLO DI VITA, IN CONFORMITA’ AI QUADRI INTERNAZIONALI CONCORDATI, E RIDURRE SENSIBILMENTE IL LORO RILASCIO IN ARIA, ACQUA E SUOLO PER MINIMIZZARE IL LORO IMPATTO NEGATIVO SULLA SALUTE UMANA E SULL’AMBIENTE”
www.unric.org
La prima edizione della mostra è stata allestita nella STAZIONE FERROVIARIA Di Brandizzo E neGLI SPAZI AD ESSA COLLEGATI – SALA D’ASPETTO, SOTTOPASSI PEDONALI.
Un percorso pensato come INTERVENTO DI RIGENERAZIONE URBANA DI UNO SPAZIO PUBBLICO A RISCHIO DI ABBANDONO E DEGRADO SOCIALE.
conversazioni attorno aL CONCEPT proposto – RIFLESSIONI STIMOLATE DA 5 parole chiave
NATURA
SGUARDO
CURA
TEMPO
ACQUA
“Non pensiamo mai a nulla
e seminiamo rifiuti: che c’è di male?”
Questo l’incipit della poesia che accompagna le immagini che ritraggono residui, frantumi, rifiuti
attraverso una ricerca di forme, colori e composizioni attraenti che tuttavia vogliono apparire innaturali, a sottolineare la dissonanza e l’estraneità, la non conformità degli oggetti rappresentati al contesto in cui si trovano.